Riforma delle cure primarie
La Riforma delle Cure Primarie: a partire dal Decreto Balduzzi (2012) indica un modello organizzativo di riferimento per la gestione delle patologie croniche sul territorio, fondato sulla riorganizzazione della medicina generale e delle prestazioni di servizio della farmacia, ancora una volta ripensate ponendo il paziente al centro della loro attività.
Il fine della Riforma delle Cure Primarie è di permettere le condizioni organizzative per una maggiore produttività ed eccellenza dell’assistenza sanitaria sul territorio, promuovendo le condizioni per un maggiore grado di attenzione e servizio nei confronti del paziente: più esplicitamente indica come perseguire l’associazionismo della medicina generale e lo sviluppo della farmacia dei servizi.
Per il perseguimento di tali condizioni organizzative è indicato come fondamentale lo sviluppo dell’integrazione all’interno della medicina generale, tra questa e la medicina specialistica, tra la medicina nel suo complesso e le farmacie e gli operatori socioassistenziali, mediante uno sviluppo congiunto delle competenze, lo scambio di informazioni relative al paziente e la collaborazione “attiva” nello svolgimento quotidiano di attività operative. Al fine di promuovere tali pratiche in diversi contesti locali sono stati stipulati accordi integrativi ai contratti collettivi nazionali, forme di incentivazione graduale in funzione delle condizioni organizzative effettivamente sviluppate.
Fonti
•Gazzetta Ufficiale, Decreto Balduzzi (2012). Decreto Legge n. 158 del 13 settembre 2012.